Regali di Natale 2009 Ci siamo sentiti per telefono con Ambrogio, ci scambiamo gli auguri e lui mi chiede informazioni sulla missione di Cumura. Mi esterna la sua idea per i regali da fare tra amici e parenti e quello che ne viene fuori è un suo versamento alla missione e la lettera che potete leggere in pdf oppure direttamente qua sotto: Carissimi tutti. Ancora un anno è passato e siamo arrivati ancora una volta nel periodo natalizio. Come ogni hanno si ripensa un poco all’anno passato, a cosa è successo e, come ogni anno, ci si trova ad affrontare IL problema: che regalo faccio ai miei cari? E allora si va per vetrine, per ipermercati o negozi vari alla ricerca di “un’idea”, per comperare qualcosa di utile e da utilizzare durante tutto l’anno. Non il solito regalino di circostanza, fatto tanto per fare qualcosa, ma un regalo gradito, che rifletta il nostro amore e la nostra voglia di sentirci vicini. Tutti gli anni è sempre più difficile. Malgrado la crisi e le varie situazioni personali, ogni oggetto in vetrina, che si va a cercare nei grandi magazzini e negozi o è già posseduto o è fuori dalla portata economica (comunque se faccio il sei al superenalotto vi compero un’auto a testa il prossimo natale!). Anche i ‘bambini’ (àncora di salvezza per la ricerca di un regalo natalizio), sono diventati grandi. Così grandi da avere la patente, un’auto loro o addirittura essere sposati. Dovevo pensare a qualcosa di diverso e mi sono detto: “visto che tutti hanno ormai tutto ciò che serve, al posto di chiederci ‘cosa donare’ perché non ci chiediamo ‘a chi’ donare?”. Allora le esigenze, quelle vere, non quelle che ci creiamo per il Natale, diventano più numerose e ci si rende conto che nel mondo c’è chi ha davvero bisogno di un dono. Un dono che non è un giocattolo, ma un’esigenza, alcune volte un’esigenza che ti salva la vita. Fra le tante situazioni di bisogno nel mondo, tramite amici toscani che da anni si danno da fare per aiutarli, abbiamo scelto di devolvere i soldi che avremmo speso in regali per sostenere i bambini di una missione a Cumura, vicino a Quinhàmel in Guinea Bissau. La situazione di questi piccoli è che in molti casi la loro madre è HIV positiva. Per fare in modo che non trasmettano l’HIV ai loro figli, i piccoli non devono essere alimentati con latte materno. E il latte costa. Ecco allora in cosa consiste il ‘vostro’ dono, dare un aiuto per un anno ad almeno due di questi piccoli. Un dono lungo un anno! Conoscendovi penso che , anche se il vostro Babbo Natale si è fermato molto lontano rispetto le vostre abitazioni, apprezzerete il nostro regalo. Ciao e buone feste Ambrogio e Annalisa. P.S. Se per caso vorreste saperne di più su questo argomento i nostri amici toscani hanno un sito in cui si può constatare cosa effettivamente viene fatto. La loro storia è particolare e molto bella e il sostegno che danno da anni a questa comunità è ben documentato. Il sito è http://amicidinik.dnsalias.org
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