AmicidiNik
Versamento per sostentamento missione suor Valeria PDF Stampa E-mail
Scritto da Alessandro   
Sabato 18 Gennaio 2025 10:05

Carissimi amici, nuovo anno nuovo sostegno alla nostra missione preferita, suor Valeria e Nhacra Teda sempre presente nei nostri cuori.

Inviamo il nostro piccolo contributo annuale accumulato grazie alle iniziative della associazione e al 5 per mille che anche quest'anno è arrivato.

Grazie a tutti i nostri soci e sostenitori perché è proprio grazie a ciascuno di voi che è possibile farci presenti e aiutare chi aiuta.

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Auguri di suor Valeria per il Nikday 2025 PDF Stampa E-mail
Scritto da Alessandro   
Giovedì 22 Maggio 2025 20:18

Vicina la grande annuale festa di Niccolo

Evviva.
Grazie, Niccolò. Tu, insieme ai tuoi genitori, siete stati scelti da Dio per essere strumenti di gioia anche nelle situazioni difficili, ormai da tanti anni siete amici della Missione di Nhacra Teda. 
In aprile avevo fatto un pensierino di venire in Italia ed anche al NIKDAY. Sentivo giá la gioia di rivederci. l'abbandono di un medico e alcuni tecnici dall'ospedale per partire verso l'Europa e l'aumento del flusso di bambini malati portati all'ospedale, presto mi ha consigliato di cambiare idea. La causa é bella. Mi sento felice e, credo, anche voi.
Siamo uniti nella gioia del Signore la cui Parola sempre ci ricorda il nuovo comandamento: Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Siamo dei suoi. Con Lui siamo strumenti per servire nella gioia.
Voi a Pozzale, noi qui, nella Missione di Nhacra Teda, insieme nel Signore per diffondere vita, gioia, pace.
Insieme diciamoci grazie nel Signore Gesù.
Un abbraccio con grande amore,
Sr. Valeria

 

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Auguri di suor Valeria Natale 2020 PDF Stampa E-mail
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Scritto da Alessandro   
Martedì 22 Dicembre 2020 21:35

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Ultimo aggiornamento Martedì 22 Dicembre 2020 21:36
 
Ringraziamento partecipazione e contributo al Nikday 2025 PDF Stampa E-mail
Scritto da Alessandro   
Lunedì 09 Giugno 2025 17:43

 

Carissim*,

Con la presente vorremmo ringraziarti per il prezioso contributo finalizzato alla buona riuscita del Nikday 2025 svoltosi il 24 maggio u.s. a Pozzale, Empoli.

Anche quest'anno un Nikday all'insegna della serenità e del divertimento, con molte iniziative e interventi sul palco carichi di significato.

Le attività sul palco sono state coordinate e presentate da un caro amico, Simone Bigazzi.

Hanno aperto la festa i ragazzi dell'IIS Virgilio di Empoli che si sono esibiti in danze irlandesi e danze folkloristiche, presentati dalla professoressa Roberta Pagni e dalla maestra Annamaria Lotti.

Hanno presentato il tema e il libro di quest’anno la prof.ssa Valentina Valentini e le ragazze che sono risultate in testa alla classifica del premio letterario. Dopo la presentazione iniziale hanno letto e commentato un estratto del loro testo.

Simone Bigazzi ha cantato e suonato un brano da lui scritto dal titolo “Libero”, esprimendo il desiderio di libertà e accettazione di una persona autistica, che rivendica il diritto di essere se stessa, con il proprio modo unico di vivere e percepire il mondo, senza essere giudicata o limitata dagli altri.

Abbiamo chiesto un saluto ad alcuni rappresentanti della Misericordia, della Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco, della associazione MAX cani da salvataggio e della Cooperativa Sinergic@. In particolare Marco Mugnaini ci ha descritto cosa può significare “Volo libero” per i Vigili del Fuoco impegnati in operazioni di salvataggio con l’autoscala a 30 metri o appesi a una corda sotto a un elicottero!

I ragazzi del CAM di Empoli si sono esibiti in un saggio musicale da veri professionisti.

Una novità di quest’anno è stato il Drum Circle a cura della prof.ssa Rachel Sweet che ha coinvolto quindici persone del pubblico. Il Drum Circle è un'esperienza collettiva di percussione in cui i partecipanti, disposti in cerchio, suonano tamburi e strumenti ritmici per connettersi, esprimersi liberamente e creare musica in modo spontaneo e condiviso.

Abbiamo parlato della sindrome di Pitt-Hopkins e degli sviluppi di ricerca della terapia genica con la ricercatrice professoressa Michela Ori che studia i meccanismi molecolari e cellulari che sono alla base dello sviluppo del sistema nervoso e delle strutture craniofacciali tramite i pesci zebra. La prof.ssa ci ha inoltre annunciato il prossimo passaggio in fase tre dello studio clinico di un farmaco per la cura della sindrome.

Un’altra affascinante novità è stata l’esibizione di una carissima amica arrivata per l’occasione dalla Basilicata con la famiglia, Francesca Stella ci ha deliziato con alcuni brani suonati con la sua arpa viggianese incantando il pubblico.
L’Associazione Arpa Viggianese si dedica al recupero e alla valorizzazione della tradizione musicale arpistica di Viggiano attraverso attività di ricerca storica, didattica musicale e liuteria artigianale.

Successivamente Francesca e Rachel hanno nuovamente coinvolto il pubblico con alcuni brani suonati con l’arpa e ritmati coinvolgendo gli astanti con gli strumenti del Drum Circle.

Dopo cena hanno suonato gli amici Enrico Geri e Simone Bigazzi, una parte del loro gruppo “Variazioni Acustiche” riscuotendo il favore dei partecipanti.

Contemporaneamente alle attività sul palco erano attivi:

- Laboratorio di Arte a cura di Chiara Lunardi per Art-Alive

- Laboratorio di falegnameria

- Alessio Terreni con il laboratorio delle bolle giganti

- il gonfiabile dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco

- il teatrino di marionette organizzato dalla Misericordia di Empoli

- lo spegnimento degli incendi per i più piccoli a cura della Protezione Civile

- Spazio Promocultura con i Silent book

- Laboratorio di lavorazione della creta a cura di Antonio Masoni ceramiche di Montelupo

- Laboratorio di cucito a cura di AUSER

- Linux User Group Empoli a cura di Associazione GOLEM di Empoli

- Laboratorio sensoriale per la riscoperta dei sensi tattili e olfattivi a cura di Sonia e Serena

- il gruppo ARI (Associazione Radioamatori Italiani) sezione di Empoli

- il gruppo Fotografico Limite

Erano inoltre presenti:

- la Scuola Max Toscana unità cinofile salvataggio nautico

- Associazione Volontari Ospedalieri

- la cooperativa Sinergic@ - Ortolani Coraggiosi di Ventignano

- Medici con l'Africa Cuamm

Ai laboratori i bambini/ragazzi si sono scatenati: erano curiosi di provare un po' tutto! Ognuno è tornato a casa con un piccolo ricordo realizzato personalmente a mano.

Il banco del buffet straripava di svariati piatti freddi e caldi, di gustose torte che hanno accontentato tutti i gusti.

Anche quest’anno non è mancato il buffet per celiaci!

I volontari che lo hanno gestito, ormai di pluriannuale esperienza, non hanno mai fatto mancare niente sul banco.

Anche il recupero e smistamento rifiuti è stato gestito in maniera magistrale; con un banco di raccolta e smistamento centralizzato niente è andato perduto o mescolato!

Anche quest'anno è stata distribuita l'acqua del nuovo fontanello installato a Pozzale in piazza della scuola, dove i volontari del buffet hanno fatto la spola per l'approvvigionamento.

Oltre a questo, tanti altri volontari si sono adoperati per l'allestimento e lo smontaggio e pulizia finale che, fatto tutto in un solo giorno, possiamo assicurare che è un bell'impegno!

Nik è stato presente alla festa fino a tardi e questa è la cosa importante, si è goduto davvero la sua festa con tanti amici intorno che lo hanno coccolato tutto il giorno!

Anche quest'anno in tanti vi siete resi disponibili per offrire tempo, contributi gastronomici e tanta passione affinché al NIKDAY non mancasse niente.

Tanti i laboratori e gli stand a cui va il nostro grazie per il loro impegno!

Ma, soprattutto, volevamo ringraziare tutte le persone che generosamente hanno lasciato la propria offerta per la Missione di Suor Valeria: quest'anno la somma raccolta ammonta a 2054,00 euro, GRAZIE.

La nostra lista dei "Grazie":

- Alia

- Associazione Suonamidité

- Associazione Arpa Viggianese

- Centro Attività musicali di Empoli

- Bar Butterfly

- Comune di Empoli

- Comune di Capraia e Limite

- Carpel

- Casa del Materasso

- Casa del popolo di Pozzale

- Fattoria Dianella 1°

- Klub parrucchieri

- Maxismall

- Nondilunedi parrucchieri

- Panificio Panchetti

- Salumificio Lombardi Ginestra Fiorentina

- Sezione soci Coop Empoli

- Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa

- Vetreria Lux

- “Variazioni Acustiche” Enrico Geri e Simone Bigazzi

- zia Licia

Con la speranza di rivederti tra i protagonisti anche il prossimo anno ti inoltriamo i nostri più cari auguri di ogni bene.

I nostri più cari saluti,

GRAZIE.

Il presidente

Alessandro Carrai

 

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Ultimo aggiornamento Lunedì 16 Giugno 2025 08:26
 
Voler bene generando vita buona PDF Stampa E-mail
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Scritto da Alessandro   
Giovedì 21 Gennaio 2021 17:24

Articolo nell'Osservatore Romano sulla nostra missione di Nhacra Teda

20 gennaio 2021 Arriva, si guarda intorno e si chiede: «Cosa posso far nascere di buono qui?». Questa è la domanda che sorge nel discepolo del Signore quando si trova a vivere in un qualunque angolo della terra: guarda il mondo secondo la logica della generazione, che ha scoperto e conosciuto nell’intimità di Dio. Nel 2015, a 69 anni, mandata dalla propria Congregazione, suor Valeria Amato, infermiera e ostetrica appartenente all’Istituto delle Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria, giunge a Nhacra, nella regione di Ohio della Guinea-Bissau. Si guarda intorno: si accorge che la popolazione ha anzitutto bisogno di assistenza sanitaria e decide di dare vita al Centro Madre Maria Caterina Troiani, unico presidio medico per oltre 26.000 persone che vivono nei cinquanta villaggi della zona. Suor Valeria, che risiede nel Paese africano dal 1988 e ha lavorato negli ospedali di Cumura e di Quinhamel, inizia a offrire cure affiancata da pochi medici e infermieri locali, che aumentano nel corso degli anni. Oggi, in questo piccolo ospedale di campagna lavorano 25 persone e si effettuano mediamente 11.000 visite ambulatoriali all’anno: vengono curati pazienti colpiti da patologie assai diffuse in Guinea-Bissau quali ad esempio aids, tubercolosi, parassitosi intestinale, malaria. Alle mamme e ai bambini viene riservata speciale attenzione. In questo Paese le donne, in maggioranza analfabete, diventano mamme per la prima volta in giovanissima età: anche a 15 anni. «Generalmente partoriscono in casa senza alcuna assistenza e ciò spiega il tasso di mortalità materna e neonatale particolarmente elevato. Nel nostro centro lavoriamo con grande impegno per cambiare questa usanza», racconta suor Valeria, oggi affiancata da tre consorelle. «A tutte le persone — inclusi i capi-villaggio che incontriamo periodicamente — spieghiamo quanto sia importante che le donne partoriscano in ospedale dove la vita della mamma e del neonato è ben curata. Questa opera di sensibilizzazione sta dando buoni frutti e ce ne rallegriamo: attualmente seguiamo una cinquantina di parti al mese mentre all’inizio erano solo una quindicina. La mortalità materna e neonatale sta significativamente diminuendo, assistiamo un numero sempre crescente di donne durante l’intero arco della gravidanza e accompagniamo le puerpere accudendo i bimbi». In questa area del Paese l’aids colpisce un numero molto elevato di persone: si stima che l’8-10 per cento delle gestanti abbia contratto l’infezione da hiv. Per scongiurare il rischio che trasmettano la malattia ai figli, suor Valeria, insieme ai suoi collaboratori, esorta le donne sieropositive a partecipare al programma di prevenzione della trasmissione verticale che dura dall’inizio della gestazione sino a 18 mesi dopo il parto. Il programma ha dato prova di essere molto efficace: nel 99 per cento dei casi i bimbi sono sieronegativi. Non di rado, però, le mamme non portano a termine questo percorso a causa del molto lavoro e della pressione dei guaritori locali che pretendono di imporre le soluzioni della medicina tradizionale. Per persuadere le donne lo staff dell’ospedale ha deciso di donare loro un pacco alimentare quando, una volta al mese, vanno a farsi controllare e a prendere i farmaci. Un altro grave problema che affligge questo territorio è la denutrizione infantile, assai diffusa. A causarla è non solo l’indigenza ma anche la mentalità della popolazione: in Guinea-Bissau gli anziani e i maschi adulti sono le figure più importanti e onorate della società: le donne, sulle cui spalle ricadono interamente la cura e il mantenimento dei figli, contano assai poco. I bambini sono molto trascurati e si presta scarsa attenzione alla loro alimentazione. In ospedale i piccoli che risultano denutriti sono inseriti in due programmi: il primo, dell’Unicef, è riservato alla denutrizione grave; il secondo, proposto dal World Food Programme, è dedicato alla denutrizione moderata. Vi è anche un terzo programma, ideato da suor Valeria e dai suoi collaboratori, volto a prevenire la denutrizione: prevede la distribuzione di uno speciale cibo per la prima infanzia composto da alimenti locali molto nutrienti. Inoltre, l’ospedale organizza regolarmente incontri singoli e di gruppo per spiegare alle mamme come accudire e nutrire correttamente i bambini. «L’opera che svolgiamo sta dando buoni risultati», prosegue suor Valeria. «Crediamo però che per sostenere efficacemente la maternità e aiutare questo popolo a cambiare il proprio sguardo sulle donne e i bambini, sia necessario ampliare l’azione educativa e intervenire sulla formazione delle giovani generazioni. Per questa ragione, il progetto cui teniamo maggiormente è l’apertura di una scuola: siamo convinte che l’istituzione scolastica possa svolgere un ruolo strategico nell’edificazione di comunità che rispettino, aiutino, onorino le mamme e i loro piccoli». E riflettendo sulla propria esperienza, afferma: «La dimensione missionaria mi appartiene, mi rende felice: non saprei vivere diversamente. Sono grata al Signore che largamente benedice la nostra opera: con la Sua grazia, nonostante i pochi mezzi di cui disponiamo, riusciamo a riportare in vita bambini che parevano irrecuperabili e a risolvere problemi delle mamme che sembravano insormontabili. Quest’azione del Signore continuamente rafforza il mio desiderio di essere un Suo strumento e aiutare queste creature». Voler bene generando vita buona: così funziona la logica della generazione.
di Cristina Uguccioni

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Ultimo aggiornamento Giovedì 21 Gennaio 2021 17:31
 
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