dalla missione di cumura auguriamo buon cammino di avvento 2014 PDF Stampa E-mail
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Scritto da Alessandro   
Lunedì 01 Dicembre 2014 15:23

MEDITAZIONE
Anno dopo anno, il tempo scorre in silenzio; il ritorno di Cristo si avvicina sempre di più. Se potessimo almeno avvicinarci al cielo come egli si avvicina alla terra! Fratelli, pregate perché egli vi dia il coraggio di cercarlo in tutta sincerità. Pregate perché egli vi renda ardenti. Voi avete soltanto un compito: quello di seguirlo portando la vostra croce. Decidetevi a compiere tale dovere cercandone la forza in lui; in questo modo non vi lascerete più ingannare da "ombre di religioni", da parole, da contestazioni, da ideologie, da dichiarazioni grandiose, da scusanti, da promesse e da minacce.
Pregate perché vi conceda un cuore, come lo definiscono le Scritture, buono ed onesto, un cuore perfetto e, senza aspettare, cominciate subito ad obbedire a Dio.
È meglio l'obbedienza, anche se limitata a cose di poco conto, piuttosto che la disobbedienza assoluta; ogni affermazione non accompagnata dall'obbedienza è simulazione ed inganno. Ogni forma di religione, che non vi avvicini a Dio, è una "religione" del mondo terreno. Dovete, invece, cercare il suo volto, e l'obbedienza è il solo modo per cercarlo. Tutti i vostri doveri si riducono all'obbedienza. Come potreste credere alle verità che vi ha rivelato, come potreste basare la vostra vita sui suoi comandamenti, come potreste essere pronti alle sue richieste, come potreste fare parte del suo popolo e della sua Chiesa, se non perché Dio stesso ve l'ha chiesto?
Ma fare ciò che vi chiede significa obbedire, ed obbedirgli significa avvicinarsi a lui. Ogni atto d'obbedienza ci avvicina a Dio, che non è affatto lontano ma, nonostante le apparenze, molto vicino, appena oltre la materialità di questo mondo: il cielo e la terra costituiscono un velo trasparente posto fra noi e lui; verrà un giorno in cui Dio stesso strapperà questo velo e si mostrerà a noi.
Allora, a seconda del modo in cui l'avremo atteso, egli ci ricompenserà. Se ci saremo dimenticati di lui, non ci riconoscerà, ma "Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli..." (Lc 12,37).
Possa essere questa la sorte di ognuno di noi! Difficile è, certo, riuscirci, ma doloroso fallire. La vita è breve, la morte è certa, mentre il mondo futuro è eterno.
Card. JOHN HENRY NEWMAN, 1801-1890, Parochial and Plain Sermons IV, Serm. 22

dalla missione di cumura auguriamo buon cammino di avvento 2014

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